Un’opera d’arte che diventa scala a Palazzo Diedo

Palazzo Diedo
Cannareggio 2386
Venezia
L’opera site-specific di Carsten Höller per Palazzo Diedo a Venezia, nuovo spazio dedicato all'arte contemporanea, trasforma una rampa di scale incompiuta in una struttura funzionale che collega i piani principali del palazzo ad uso dei visitatori. La Scala del dubbio, è una scala elicoidale ispirata a Palladio.

In occasione della Biennale d’arte 2024 a Venezia ha riaperto al pubblico dopo un significativo restauro Palazzo Diedo con l’inaugurazione della mostra “Janus” che presenta opere site-specific di 11 artisti internazionali di fama. L’esposizione è stata curata da Mario Codognato e da Adriana Rispoli, rispettivamente direttore e curatrice della Berggruen Arts & Culture, fondazione creata dal collezionista e filantropo Nicolas Berggruen. Uno spazio di 4.000 metri quadrati dedicati all’arte contemporanea ma in dialogo con il passato che ospiterà residenze d’artista, mostre, eventi, performance.

 

Il restauro e la scala mancante

Negli ultimi due anni, Berggruen Arts & Culture ha completato il restauro di Palazzo Diedo, sotto la supervisione dell’architetto veneziano Silvio Fassi, riportando alla luce la storia di questo edificio settecentesco realizzato da Andrea Tirali. Due importanti cicli di affreschi di Francesco Fontebasso (1707-1769) e Costantino Cedini (1741-1811) al primo piano e sei capricci romani – scene che combinano elementi storici e di fantasia – sono stati completamente restaurati.

L’intervento ha messo in luce la mancanza di un adeguato collegamento tra il primo e il secondo piano nobile e, considerata la nuova funzione del palazzo che ne prevede la fruizione pubblica, il progettista ha proposto di ristrutturare un volume aggiunto nel XIX secolo per completare la scala incompiuta e raggiungere il secondo piano.

 

L’intervento d’artista

Nasce così il progetto di Carsten Höller per una nuova scala elicoidale, con balaustre in metallo, marmo di Vicenza e marmorino, uniti da cornici metalliche. Il gioco di pieni e vuoti che la caratterizza crea un elemento dinamico nel contesto del palazzo storico. La Scala del dubbio è un’opera d’arte permanente ispirata alle scale palladiane, ma che rispecchia pienamente lo spirito dell’artista, il suo voler spiazzare il pubblico. La struttura della scala è infatti inclinata di 5 gradi, una misura che se non rende evidente l’inclinazione, ne permette la percezione, creando un senso di incertezza quando viene calpestata, una caratteristica del lavoro di Carsten.

L’artista, nato a Bruxelles da genitori tedeschi, vive e lavora a Stoccolma, in Svezia, e a Biriwa, in Ghana. La sua formazione scientifica lo porta a concepire l’arte come uno strumento cognitivo e usa le sue opere per trasformare l’esperienza sensoriale ed emotiva delle persone, disorientando e provocando lo spettatore. La sua arte punta ad alterare i meccanismi percettivi, a creare situazioni ed esperienze che instillino dubbi e disorientamento anziché certezze.

© Design People Soc. Coop.

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