MUSE: uno spazio per comunicare
Il MUSE – Museo delle scienze di Trento, centro di ricerca e comunicazione scientifica, si distingue da anni nella promozione di progetti e di iniziative volte alla salvaguardia dell’ambiente, risultando un punto di riferimento a livello internazionale per la discussione sulla crisi climatica, ecologica e sociale. Per sensibilizzare i visitatori su temi così importanti e decisivi per il nostro futuro il Museo ha scelto di distribuire mostre e dibattiti all’interno degli spazi disponibili, privilegiando la partecipazione e i contenuti alla “messa in scena” tradizionale, sperimentando nuovi linguaggi.
Agorà
A fine 2023 il Museo ha dato vita ad Agorà, uno spazio collettivo e partecipato dove sviluppare idee, presentare progetti e discutere temi rilevanti per la comunità: la prima esposizione, riguardante la “Conferenza sul clima di Dubai – COP28” (dal 21 novembre 2023 al 3 marzo 2024), ha offerto – anche attraverso corner tematici e incontri – opportunità di discussione sui negoziati internazionali sul clima. Da questo 9 marzo al 28 aprile Agorà ospita “Postnatural gardening – Pratiche ecologiche per una cura interspecie”, una mostra in collaborazione con l’Institute for Postnatural Studies di Madrid, curata da Alice Labor, che ridefinisce il rapporto tra uomo e piante attraverso una prospettiva ribaltata, non più antropocentrica, ma “fitocentrica”. Il percorso espositivo, suddiviso in dieci moduli tematici (ognuno collegato a una parola chiave), racconta la storia di alcune piante attraverso proiezioni video, fotografie, testi e reperti provenienti dalle collezioni scientifiche del MUSE. Gli schermi inseriti all’interno dell’allestimento contengono alcuni video realizzati da un’intelligenza artificiale sulle piante oggetto del racconto. Il grande ledwall, invece, proietta in loop l’ultimo lavoro dell’Institute for Postnatural Studies e i filmati di tre giovani artisti internazionali ‒ Noor Abuarafeh, Seba Calfuqueo e Blanca Gracia ‒ che espandono le narrazioni e gli sguardi del Museo su ciò che chiamiamo “natura”. La mostra è accompagnata da un ciclo di appuntamenti tematici con film, performance, laboratori e tavole rotonde.
La lobby del Museo
Anche la lobby del MUSE diventa uno spazio di riflessione sul mondo vegetale con l’esposizione “ANIMA – Dentro il suono delle Alpi” (dal 23 marzo al 7 luglio 2024), che racconta la storia di un progetto per la valorizzazione dell’Avez del Prinzep, l’abete bianco più alto d’Europa, quasi interamente caduto il 12 novembre 2017 a causa di un forte vento. A partire dal legno del Prinzep il liutaio Gianmaria Stelzer ha realizzato un quartetto d’archi, così da perpetuare la vita dell’abete plurisecolare: da qui il nome dell’iniziativa, “anima”, non solo essenza spirituale del Prinzep, ma anche termine tecnico per indicare il listello cilindrico posizionato all’interno della cassa armonica degli strumenti ad arco, determinante per la qualità del suono. Il percorso espositivo spiega – attraverso pannelli e oggetti esemplificativi – le fasi e le caratteristiche della lavorazione del legno, per poi descrivere il processo di costruzione degli strumenti che compongono un quartetto d’archi: la mostra racconta nella sua interezza il progetto “ANIMA” a partire dal suo protagonista, l’albero, definendone le varie sfaccettature, dall’ambito naturalistico a quello musicale.
La serra tropicale
La serra tropicale del MUSE, “il cuore verde del Museo”, un habitat unico per la vita di piante rare ed esotiche, mette in mostra la “Foresta delle farfalle” (dal 26 marzo al 19 maggio 2024), un’iniziativa promossa già nel 2017 e nel 2018 con notevole apprezzamento da parte del pubblico: ogni settimana, oltre trecento crisalidi vengono accolte in apposite “nursery” per poi crescere tra oltre duecento specie botaniche, in un ambiente consono alle loro esigenze (nutrimento, temperatura e umidità relativa dell’aria). Con questa mostra il MUSE non intende evidenziare soltanto il valore estetico delle farfalle, ma anche la loro fondamentale importanza per il biosistema, in quanto efficaci impollinatori e nutrimento per altri organismi. Il 5 aprile la serra tropicale diventa anche uno spazio di discussione, con “In un battito d’ali”, un dialogo tra Francesco Barbieri (biologo e direttore scientifico della Casa delle farfalle di Bordano) e Silvia Ricci (coordinatrice dell’Associazione Mazingira) sul tema delle buone pratiche per la conservazione delle foreste tropicali.
La comunicazione del MUSE si rivolge a un largo pubblico, insegnando e promuovendo buone pratiche e un approccio più responsabile nei confronti del mondo naturale: come scrisse il poeta Lucrezio, “le tenebre dell’animo devono essere dissipate non dai raggi del sole né dai brillanti dardi del giorno, ma dalla visione e dal discernimento della natura”.
Lorenzo Paglioriti
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