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Titolo: Surrealismi. Da de Chirico a Gaetano Pesce
Date: 12 luglio – 20 ottobre 2024
Spazio espositivo: Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, corso Bettini 43, Rovereto, TN
Mostra a cura di: Denis Isaia, da un’idea di Vittorio Sgarbi
Mostra promossa da: Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Mostra prodotta da: Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Sponsor: Cassa Rurale AltoGarda e Rovereto, Altemasi, in collaborazione con Trentino Marketing
Progetto di allestimento: Denis Isaia
Realizzazione dell’allestimento: Artinbox, Parma; Butterfly Transport, Massa e Cozzile (PT); Graphic Line Studio, Trento; Nico Pitture, Trento
Progetto illuminotecnico: Carlo Pallieri, Venezia
Illuminotecnica: Martinelli Impianti Elettrici, Ponte Arche (TN)
Immagine coordinata: Claudia Polizzi – Graphic Design Studio, Bolzano
Ufficio stampa: Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto – Susanna Sara Mandice, Francesca Musolino e Silvia Guzzo
Catalogo: Edizioni Mart
Ingresso intero e ridotto: € 15 | € 10
Surrealismi Mart allestimento
Courtesy Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Surrealismi. Da de Chirico a Gaetano Pesce

Nel centenario dalla nascita del Surrealismo, il Mart dedica una mostra agli artisti italiani influenzati da quel movimento, a partire dai precursori Giorgio de Chirico e Alberto Savinio fino all’architetto e designer Gaetano Pesce, recentemente scomparso. L’Italia non conobbe mai gruppi o movimenti surrealisti, ma soltanto casi isolati e geograficamente dispersi: 160 opere di oltre settanta artisti raccontano la pluralità dei linguaggi e delle poetiche dell’arte surrealista e fantastica italiana.

Il visitatore è accolto nella piazza del Mart dalla Sedia portaritratti di Gaetano Pesce, installazione alta più di quattro metri, sulla quale sono rappresentati venti volti umani. Al secondo piano del museo una sala introduttiva presenta brevemente i contenuti approfonditi nella mostra, mentre una seconda sedia di Pesce, la Poltrona senza fine, si confronta con opere di de Chirico e Savinio. Il percorso espositivo, articolato in quattro sezioni tematiche, rintraccia i filoni principali dei surrealismi italiani. Ne “L’oltrestoria” de Chirico rappresenta il capostipite di una pittura metafisica, dove le rovine del mondo antico sollevano enigmi sui temi del provvisorio, del parziale e dell’indefinito. La seconda sezione riguarda invece i pittori della “surrealtà”, quali Gianfilippo Usellini e Giuseppe Viviani: nelle loro opere il quotidiano assume fattezze favolistiche e l’inanimato prende vita. Il Surrealismo ha in comune con il Dadaismo la ricerca della provocazione e, come la psicoanalisi, esplora la dimensione onirica e i meandri dell’inconscio: le opere surrealiste che hanno indagato le facoltà perturbanti della sessualità sono raccolte nella sezione “I principi del piacere”. I “Parasurrealismi” affronta le molteplici declinazioni dell’estetica surrealista nei vari movimenti artistici, dal Futurismo alle neo-avanguardie. Nell’ultima sala del percorso sono esposti alcuni casi di mescolanza tra il linguaggio del Surrealismo e quello della Pop Art.

L’allestimento si sviluppa attraverso cinque sale che compongono un labirinto surrealista, tortuoso e straniante: questo effetto è ottenuto anche attraverso l’accostamento di numerosi colori diversi, dall’ocra al lilla, dal grigio al marrone, dal verde pistacchio alla terra di Siena. L’esposizione convive inoltre con la mostra monografica dedicata a Luigi Serafini: nella stessa ala del museo i due spazi si connettono attraverso dei varchi al principio e alla fine del percorso. Idealmente de Chirico, primo surrealista moderno, cede il testimone a numerosi artisti, sino a giungere al contemporaneo Luigi Serafini.

Immagine di anteprima: Claudio Cintoli, Lampadina sott’olio – Peso Morto n. 43, 1973, Collezione Ettore Mina Zattoni

© Design People Soc. Coop.

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