catalogo mostre

Titolo: Romana marmora. Storie di imperatori, dei e cavatori
Date: 25 maggio 2024 -12 gennaio 2025
Spazio espositivo: CARMI – Museo Carrara e Michelangelo, via Sorgnano 42, Carrara, MS
Mostra a cura di: Stefano Genovesi e Giulia Picchi
Mostra promossa da: Comune di Carrara e Soprintendenza ABAP per le Province di Lucca e Massa Carrara
Mostra prodotta da: Museo Civico del Marmo di Carrara, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara
Progetto di allestimento: Coop ARA – Alessandro Mosti
Grafica della mostra: Lucia Lamacchia
Multimedialità: RAI 2 Origini – Giuseppe D’Aleo (realizzazione foto e video)
Ufficio stampa: RP/Press – Claudio Laudanna (portavoce) e Anna Rossi; CSArt Comunicazioni per l’Arte
Catalogo: Pacini editore
Ingresso intero e ridotto: € 5 | € 3
Romana Marmora Carrara allestimento
Courtesy CARMI - museo Carrara e Michelangelo

Romana marmora. Storie di imperatori, dei e cavatori

L’esposizione è dedicata alla cava romana di Fossacava, dalla quale veniva estratta una varietà di marmo bardiglio utilizzata in tutto l’Impero. I reperti archeologici rinvenuti nel sito permettono di conoscere le tecniche estrattive impiegate dagli operai e le modalità di amministrazione di chi gestiva le cave, nonché alcuni dettagli sulla vita di chi frequentava quei luoghi. Questa mostra anticipa la futura riapertura del Museo Civico del Marmo di Carrara, chiuso dal 2023 per un progetto di riqualificazione che prevede un totale riallestimento.
Il percorso espositivo, articolato in quattro sezioni, prende inizio dalla storia della colonia di Luni: il marmo delle sue cave fu impiegato abbondantemente durante l’età imperiale, dal principato di Augusto fino al III-IV sec. d.C., in ambito pubblico e privato. L’approfondimento successivo riguarda il sito di Fossacava. Gli scavi stratigrafici del 2015 hanno permesso di ricostruire la storia della cava in tutti i suoi aspetti: in questa sezione il visitatore ha modo di osservare alcuni strumenti impiegati dai lavoratori, quali piccozze e cunei. Ne “Gli dèi dei cavatori” viene indagata la religiosità di chi frequentava i siti estrattivi: particolare attenzione è dedicata a una statua della dea Luna rinvenuta a Fossacava, probabilmente una replica dell’originale custodito nel “Grande Tempio” di Luni. L’ultima sezione analizza la diffusione del marmo bardiglio a Roma e nelle altre città dell’Impero: questa varietà cerulea veniva impiegata soprattutto per i colonnati dei palcoscenici teatrali e per la realizzazione dei “labra” (“fontane”).
L’allestimento si contraddistingue per l’utilizzo di una tonalità bluastra di grigio, che richiama il colore del marmo bardiglio di Fossacava. L’itinerario della mostra è accompagnato da un apparato didattico con pannelli, ricostruzioni e video tematici; inoltre, le illustrazioni di Alessandro Bartoletti fanno da pendant alle opere esposte, in un dialogo tra antico e contemporaneo. Una sala del museo ospiterà un progetto di archeologia sperimentale condotto dall’Accademia di Belle Arti di Carrara: gli studenti e il personale docente scolpiranno repliche in marmo di un semilavorato in bardiglio e di un “labrum” finito.

Immagine di anteprima: Statua della Dea Luna dall’area di Fossacava. Età romana. Marmo bianco. Museo Civico del Marmo di Carrara. Foto Giuseppe D’Aleo. Immagine concessa dal Ministero della Cultura – Soprintendenza ABAP per le province di Lucca e Massa Carrara.

© Design People Soc. Coop.

articoli correlati