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Titolo: Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo
Date: 25 aprile – 1° settembre 2024
Spazio espositivo: Palazzo Ducale, piazza Giacomo Matteotti 9, Genova
Mostra a cura di: Matteo Fochessati, con Anna Vyazemtseva
Mostra promossa da: Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
Mostra prodotta da: Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura
Patrocini: Regione Liguria; Comune di Genova
Progetto di allestimento: Corrado Anselmi, con Laura Merrone
Realizzazione dell’allestimento: Tagi 2000
Immagine coordinata: Bruno Stucchi – dinamomilano.com
Grafica della mostra: Bruno Stucchi – dinamomilano.com
Ufficio stampa: PCM Studio
Catalogo: Electa
Ingresso intero e ridotto: € 14 | € 12
Foto allestimento Nostalgia Genova. Courtesy Palazzo Ducale Genova
Courtesy Palazzo Ducale Genova

Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo

La mostra esplora attraverso il filtro della storia dell’arte le diverse espressioni della nostalgia, ricostruendone le tappe e documentandone gli archetipi e i protagonisti: oltre 120 opere tra dipinti, sculture, arti decorative, grafica e volumi illustrati compongono un percorso dall’età rinascimentale a quella contemporanea, con artisti quali Albrecht Dürer, Luca Giordano, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Ives Klein e Anish Kapoor.

In undici sezioni tematiche (stilizzate nella grafica della mostra all’interno di una carta astrale tolemaica), la nostalgia viene analizzata nella sua trasposizione iconografica, con un rimando ad alcune figure paradigmatiche, letterarie e storiche, da Ulisse ed Enea a Dante e Leopardi. L’itinerario della mostra si apre con il volume della tesi di laurea in medicina di Johannes Hofer, con cui venne coniato nel 1688 il termine nostalgia, composto dei termini greci “nòstos” (“ritorno a casa”) e “àlgos” (“dolore”); nella sezione successiva viene distinto il termine “melanconia”, di origine antica e sintomatico di un disturbo patologico. Le diverse declinazioni della nostalgia completano il percorso espositivo: la “Nostalgia di casa”, dalla servitù d’Israele in Babilonia ai grandi fenomeni migratori del passaggio tra Otto e Novecento e dell’età contemporanea; la “Nostalgia del classico”, alimentata dal vedutismo settecentesco e dalle rovine visitate nell’epoca del Grand Tour; la nostalgia ne “L’età della propaganda”, con particolare attenzione nei confronti dell’architettura; la “Nostalgia dell’infinito”, espressione poetica del sublime. L’allestimento è scandito dall’alternanza tra viola bordeaux e verde veronese e dall’accostamento di blu cadetto e blu notte, mentre l’illuminazione evidenzia le opere nel contrasto tra luce e ombra. La scultura di Anish Kapoor Hole and Vessel è stata posizionata nella Cappella del Doge, creando un contrasto con uno spazio emblematico del barocco genovese.

Immagine di anteprima: Jean-Auguste-Dominique Ingres, L’Odyssée – Odisseo, 1842-1856, inv. B 1305-b, olio su tela incollata su legno, 61,3×55 cm; Musée des Beaux-Arts de Lyon. © Lyon MBA, da foto: © Alain Basset

© Design People Soc. Coop.

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