Realizzata in collaborazione con la Niki Charitable Art Foundation, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura, con il contributo di Fondazione Deloitte, la mostra celebra l’artista franco-americana, “donna e artista” (come lei stessa amava definirsi), pittrice, scultrice, autrice di film sperimentali, performer, conosciuta per le sue grandi e colorate Nanas.
Vissuta in un’epoca di grandi cambiamenti sociali e artistici – dal movimento femminista degli anni Sessanta e Settanta al Nouveau Réalisme di cui fu protagonista – Niki de Saint Phalle è stata una delle artiste che maggiormente ha sfidato gli stereotipi di genere attraverso la sua arte, esprimendo la propria identità attraverso la femminilità, la sensualità e l’amore per la vita come creazione.
Il progetto espositivo, a cura della critica d’arte Lucia Pesapane, attraverso 110 opere, di cui una decina di grandi dimensioni, oltre a una selezione di opere su carta, video, vestiti della Maison Dior che ricordano anche il suo passato di modella, racconta la carriera dell’artista, dagli esordi fino agli ultimi lavori. Strutturato in otto sezioni, il percorso diacronico e fortemente antologico ripercorre, attraverso il mondo colorato, polimorfo, tondeggiante e materno delle Nanas, la serie gli Spari a metà tra performance, arte corporale, scultura e pittura, le opere monumentali e l’arte pubblica come il giardino dei Tarocchi di Capalbio, la vita artistica di Niki de Saint Phalle.
Non manca all’interno del percorso della mostra il dialogo delle sue opere con alcuni oggetti delle collezioni etnografiche del Mudec che testimonia come l’artista si sentisse legata a tutte le culture con cui amava confrontarsi, traducendo nel suo linguaggio altre iconografie.
Un’artista che ha saputo – come sottolinea Lucia Pesapane – utilizzare lo schermo e i media per promuovere la sua arte e il suo impegno sociale nei confronti dei più fragili, la cui opera parla di libertà e diritti e ci offre un conforto, un accesso alla bellezza, rimedio possibile contro l’ingiustizia.
Immagine di anteprima: Niki de Saint Phalle, Nana Moyenne Danseuse / Nana Ballerina Media, piedistallo di Jean Tinguely, 1982, Collezione privata, Belgio
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