La mostra “Short & Sweet”, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano – Cultura, presenta oltre 60 scatti, scelti e selezionati da Martin Parr, accompagnati da elementi installativi e wall paper, con l’intento di ripercorrere la sua lunga carriera.
Attraverso i progetti più noti si mette in luce il suo stile documentario, rivolto alle incongruenze sociali e culturali del mondo occidentale, in particolar modo europeo, che produce una cronaca fotografica senza filtri e fuori dalla retorica. A partire dalla serie giovanile in bianco e nero “Non-Conformist” (1975-1980), ambientata a Londra e nelle periferie dello Yorkshire, e “Bad Weather”, in cui Parr si è gettato sotto gli acquazzoni in Inghilterra e Irlanda per documentare le reazioni delle persone a questo clima; fino ai celebri progetti a colori come “The Last Resort”, oltraggioso e amaramente ironico reportage condotto dal fotografo sulle spiagge di Brighton, sobborgo balneare di Liverpool, nella metà degli anni Ottanta, primo esempio del caratteristico colore saturo di Martin Parr, e “Common Sense”, serie che lo ha consacrato definitivamente. Uno studio, questo, del consumo di massa e della cultura dello spreco in cui Martin Parr cerca ciò che è volgare e assurdo. Fondamentale diventa l’attenzione al dettaglio, attraverso il quale il fotografo britannico riesce a cogliere gli elementi distintivi di un luogo o di una situazione, e quindi, in ultima analisi, della cultura e della società che egli si trova a descrivere. Per la mostra milanese “Common Sense” si presenta come un accumulo di immagini dai colori vivaci, stampate a basso costo su carta A3 con una macchina Xerox a colori e riadattate nello spazio secondo un ordine originale e site-specific.
Una società raccontata senza filtri, a volte con sarcasmo, più spesso con ironia e umorismo. Le immagini di Parr catturano momenti comici o inaspettati, offrendo uno sguardo critico ma anche divertente sulla vita quotidiana di tutti noi.