La mostra è incentrata sul dipinto di Silvestro Lega Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini, proveniente dal Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence: l’artista, fervente mazziniano, concepì l’opera il 12 marzo 1872 a Pisa, nella casa di Pellegrino Rosselli e di sua moglie Janeth Nathan, direttamente al cospetto del corpo di Giuseppe Mazzini – morto in quello stesso luogo due giorni prima sotto lo pseudonimo di George Brown – restituendone un’immagine del tutto inedita e lontana da quella ufficiale. Insieme al dipinto di Lega, sono esposti oltre 60 oggetti tra sculture, dipinti, incisioni, foto, manoscritti, documenti inediti e cimeli mazziniani.
Il percorso espositivo, esteso su due piani e articolato in quattro sezioni, si apre con il busto di Giuseppe Mazzini realizzato da Giovanni Spertini nel 1878, recente acquisizione da parte del VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia. La seconda sezione approfondisce il ruolo che Mazzini attribuì alla comunicazione tradizionale e di massa, nonché all’elaborazione e alla diffusione della propria immagine pubblica. Alla figura di un eroe severo e imperturbabile si oppone la fragilità degli ultimi istanti di vita, immortalati nell’opera di Silvestro Lega, esposta al secondo piano. Cesare Mari (PANSTUDIO architetti associati) ha progettato l’allestimento ponendo in risalto il contrasto tra l’immagine di Mazzini morente e la sua rappresentazione ufficiale: il dipinto di Lega è accompagnato da un duplice sfondo rosa tenue e nero, mentre nel resto dell’allestimento ricorrono i colori della bandiera italiana. Conclude il percorso uno spazio immersivo, ideato per permettere al visitatore di rivivere e di assimilare emotivamente i contenuti della mostra.