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Titolo: Louise Bourgeois in Florence. Do Not Abandon Me
Date: 22 giugno – 20 ottobre 2024
Spazio espositivo: Museo Novecento, piazza di Santa Maria Novella 10, Firenze; Museo degli Innocenti, piazza della Santissima Annunziata 13, Firenze
Mostra a cura di: Philip Larratt-Smith e Sergio Risaliti, in collaborazione con The Easton Foundation (Museo Novecento); Philip Larratt-Smith, con Arabella Natalini e Stefania Rispoli (Museo degli Innocenti)
Mostra promossa da: Comune di Firenze
Mostra prodotta da: MUS.E
Sponsor: Calliope Arts e Museo FAMM/Christian Levett Collection
Progetto di allestimento: Philip Larratt-Smith e Sergio Risaliti (Museo Novecento); Philip Larratt-Smith, con Arabella Natalini e Stefania Rispoli (Museo degli Innocenti)
Ufficio stampa: Lara Facco P&C – Lara Facco, Claudia Santrolli, Marta Zanichelli; Museo Novecento – Camilla Fatticcioni
Ingresso intero e ridotto: € 9,50 | € 4,50
Louise Bourgeois, Spider Couple
Fotografia di Ela Bialkowska OKNO studio © The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY

Louise Bourgeois in Florence. Do Not Abandon Me

Il Museo Novecento dedica a Louise Bourgeois un’esposizione sul rapporto tra madre e figlio, tematica centrale nella poetica dell’artista. Attraverso circa 100 opere, tra cui una vasta selezione di gouache, disegni, sculture e installazioni, la mostra rivela i segreti di un’arte tormentata, emblematica di un’inguaribile paura nei confronti dell’abbandono. In questa occasione, il Museo degli Innocenti ospita Cell XVIII (Portrait), una delle “celle” realizzate da Bourgeois, spazi conclusi dove sculture e oggetti comunicano storie e pensieri attraverso un linguaggio simbolico.

Il percorso espositivo si sviluppa tra il chiostro, le sale al piano terra e gli ambienti al primo piano del Museo Novecento. Il chiostro rinascimentale ospita il gruppo scultoreo in bronzo Spider Couple, dove la figura materna di un ragno copre e protegge suo figlio. La madre di Bourgeois, tessitrice e restauratrice di arazzi, divenne nel tempo una figura sempre più preponderante nell’arte della figlia, che negli ultimi anni aveva iniziato a interpretare l’arte del cucito come l’effimero rimedio all’inevitabile momento della separazione. Al piano terra sono esposte alcune gouache rosse, realizzate da Bourgeois negli ultimi cinque anni della sua carriera. Queste opere, realizzate con la tecnica del “bagnato su bagnato”, esplorano i cicli della vita attraverso un’iconografia di sessualità, procreazione, nascita, maternità, alimentazione, dipendenza, coppia e unità familiare. In seguito è esposta l’installazione Peaux de lapins, chiffons ferrailles à vendre, il cui titolo rimanda al ricordo d’infanzia delle grida dei raccoglitori di stracci, impegnati a vendere merce per strada. All’interno della cella Bourgeois inserisce alcuni elementi scultorei che richiamano la sua storia personale e familiare, come sacchi di stoffa e pelli di coniglio. Cross, reinterpretazione scultorea della croce cristiana, è stata collocata nella cappella dell’ex chiesa dell’edificio rinascimentale, dove a suo tempo era proibito l’ingresso alle donne durante le celebrazioni dei riti religiosi.

Al primo piano sono esposte Don’t Abandon Me, una serie di sedici stampe digitali su tessuto nata dalla collaborazione tra Louise Bourgeois e l’artista britannica Tracy Enim, e – per la prima volta – Spider, una piccola scultura bronzea di un ragno che sormonta un uovo di marmo. Al Museo degli Innocenti, Cell XVIII (Portrait) entra in dialogo con lo spazio espositivo: la figura femminile rappresentata da Bourgeois richiama l’iconografia della Madonna della Misericordia, ricorrente in alcune opere della collezione ed emblematica della vocazione di accoglienza dell’istituzione.

Immagine di anteprima: Louise Bourgeois, Spider, 2000, acciaio e marmo, 52,1×44,5×53,3 cm, da una fotografia di Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E., Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY

© Design People Soc. Coop.

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