L’esposizione racconta con circa 100 opere il ruolo fondamentale di Torino nell’affermazione e nella diffusione del Liberty, esplorando altresì i profondi cambiamenti culturali avvenuti nel passaggio tra Ottocento e Novecento. Una tappa significativa della candidatura del capoluogo piemontese a Città Patrimonio Mondiale UNESCO per il Liberty.
Il percorso espositivo, articolato in cinque sezioni, è incentrato sul concetto di metamorfosi (estetica, sociale e geopolitica): dal nuovo modo di rappresentare la donna, in quanto emancipata ed elegante, si passa alle innovazioni architettoniche, esplorate nell’ambito domestico e per le strade di Torino, per poi ricercare il Liberty nei “Nuovi linguaggi” (editoria scolastica, grafica pubblicitaria, riviste, ecc.), dei quali viene riconosciuto massimo interprete Leonardo Bistolfi. Nell’allestimento è utilizzato il grigio per i supporti delle opere, tendaggi color giallo zafferano a fare da sfondo, mentre i pannelli grafici e le fotografie scattate appositamente per la mostra dall’architetto Pino Dell’Aquila contribuiscono a illustrare la centralità di Torino nell’evoluzione dell’estetica tra Ottocento e Novecento.