La mostra racconta la storia della Via Appia durante il Novecento, evidenziando l’importante ruolo ricoperto dalla regina viarum nelle dinamiche urbane e sociali di Roma: un’Appia non solo “antica”, in quanto museo a cielo aperto, ma anche “moderna”. Progetti architettonici, dipinti, fotografie, illustrazioni, manifesti pubblicitari e documenti d’archivio sono esposti insieme a otto fotografie di Francesco Jodice, realizzate appositamente per la mostra.
Il percorso espositivo, articolato in sei sezioni, si apre con una panoramica sulla storia architettonica della Via Appia nel Novecento, tra l’ideologia antichizzante inaugurata dal Piano Regolatore di Edmondo SanJust, a cui si conformano Marcello Piacentini, i Busiri Vici, Raffaele De Vico ed Enrico Del Debbio, e la volontà di sfidare gli stereotipi consolidati, riscontrabile soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale. Ne “Gli architetti dell’Appia” viene raccontato l’arrivo del Modernismo nella Via Appia, con Amedeo Monaco, Vincenzo Luccichenti e Carlo Aymonino. La sezione successiva è dedicata alle arti figurative, con un approfondimento sulla Galleria Appia Antica di Emilio Villa, dove debuttarono artisti quali Piero Manzoni e Mario Schifano. L’ultima stanza, intitolata “Pop-Appia”, illustra l’amore del mondo cinematografico per la zona, dalla villa di Dino De Laurentis e Silvana Mangano (progettata da Michele Busiri Vici) alle scene della Dolce Vita di Federico Fellini (visibili nel video montato da studiozabalik). Nell’allestimento, progettato dallo studio Piovenefabi, le opere sono collocate su intelaiature di legno, che riprendono l’essenzialità degli spazi del Casale di Santa Maria Nova.