Arte, storia e politica si intrecciano nella mostra “Hayez. L’officina del pittore romantico” a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, da cui provengono un importante nucleo di circa cinquanta disegni e alcuni tra i più importanti dipinti.
Attraverso dieci sezioni in successione cronologica, il percorso espositivo inizia dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova, fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità. Una speciale sezione focus è dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, la sua opera più ambiziosa e impegnativa, che il pittore aveva programmato come il suo capolavoro, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino, dove si può ancora ammirare.
La mostra rievoca l’intensa vicenda biografica e il percorso creativo di Hayez, indiscusso protagonista del Romanticismo. La novità di questa mostra sta proprio nel valore riconosciuto al corpus di disegni e acquarelli dell’artista, che ci consentono di ricostruire e comprendere a fondo il suo processo creativo, accompagnandoci fino all’interno del suo atelier. Un percorso originale che pone a confronto dipinti e disegni, con oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private cui si aggiungono alcuni importanti dipinti dell’artista custoditi alla GAM, come il Ritratto di Carolina Zucchi a letto (L’ammalata) e l’Angelo annunziatore.
Francesco Hayez, Il consiglio alla vendetta, particolare, 1851, olio su tela, 237 × 178 cm, Liechtenstein – The Princely Collections, Vaduz-Vienna