Le ventisei arcate della Galleria degli Antichi accolgono 27 opere dell’artista tedesco Georg Baselitz. Tra imponenti sculture e grandi dipinti su tela, dieci linoleografie stampate a mano, intitolate collettivamente Belle Haleine, ispirano il titolo della mostra. Con queste opere l’artista tedesco solleva una critica alla tesi sulla morte della pittura, ideata nel 1920 da Marcel Duchamp e Man Ray con Belle Haleine. Eau de Violette.

Sabbioneta tra antico e contemporaneo

Due figure apparentemente antitetiche, quali Vespasiano Gonzaga (fondatore della Città Ideale di Sabbioneta) e Georg Baselitz, si ritrovano accomunate dalla centralità dell’uomo nel loro pensiero. Secondo la visione di Ezio Zani, direttore della Fondazione Sabbioneta Heritage, il contrasto tra le opere di Baselitz e gli affreschi rinascimentali non ha un intento dissacrante, bensì restituisce la Galleria degli Antichi all’originale vocazione di conservare la bellezza.

L’iniziativa di Fondazione Sabbioneta Heritage si inserisce in un più ampio progetto di rilancio culturale e turistico degli antichi palazzi di Sabbioneta, con l’obiettivo di posizionare la città nell’ambito internazionale dell’arte e della cultura.

L’allestimento di Federico Fedel

I quadri dell’artista tedesco sono collocati in posizione centrale su dodici elementi stereometrici (alti 3,5 metri, con anima in acciaio e zavorrati). In questo modo si forma una prospettiva ritmata, che esalta le dimensioni e le proporzioni della Galleria.

Davanti alle celebri figure capovolte di Baselitz, il visitatore è indotto a evitare un’interpretazione descrittiva e a concentrarsi puramente sul segno. Questo motivo è stato ripreso nella grafica della mostra, che gioca con il nome dell’autore capovolgendolo.

L’allestimento, curato dall’architetto Federico Fedel di UNOSTUDIO architetti associati, è realizzato con il Pannello Ecologico® prodotto al 100% con legno post consumo da Gruppo Saviola, azienda leader a livello internazionale nel settore dell’economia circolare.