La mostra racconta la storia dello Studio Ballo+Ballo, dagli anni Cinquanta un laboratorio creativo e un luogo di confronto tra artisti, architetti e designer come, tra gli altri, Bruno Munari, Gae Aulenti, Ettore Sottsass e Alessandro Mendini. I Ballo collaboreranno con loro, con importanti aziende di design (tra cui Olivetti, Cassina, Danese, Zanotta, Brionvega, Alessi, Kartell, Artemide) e con le principali riviste come “Domus”, “Ottagono”, “Abitare” e “Casa Vogue”, contribuendo in modo significativo con le loro immagini all’affermazione a livello internazionale del design italiano.
L’idea di una mostra risale al 2022 a seguito della donazione dell’archivio dello Studio al Civico Archivio Fotografico del Comune di Milano che, vincendo il bando Strategia Fotografia 2023 (promosso dalla Direzione Generale Creatività del Ministero della Cultura) proprio per la valorizzazione dell’archivio ricevuto, riesce a dar vita al progetto.
In dialogo con oltre 100 fotografie, sono esposti oggetti originali appartenuti alla coppia di fotografi Aldo Ballo e Marirosa Toscani, opere di design, riviste d’epoca e volumi contenenti i loro scatti.
Il progetto di allestimento è stato disegnato da Studio Azzurro, le cui origini sono strettamente legate allo Studio Ballo+Ballo: nella Sala Viscontea alcune videoinstallazioni permettono al visitatore di approfondire il metodo artistico dello Studio Ballo+Ballo, mostrando i processi fotografici, il rapporto con gli oggetti di design esposti in mostra e la costruzione degli allestimenti in studio; nella Sala dei Pilastri, i ritratti di importanti designer dialogano con le fotografie degli oggetti da loro progettati. Il racconto della mostra è completato dai “ritratti video” realizzati negli anni da Studio Azzurro, raccolti in un montaggio a sei schermi sincronizzati, dove molti protagonisti del design e dell’arte italiana si passano il testimone. Nell’allestimento – dove si alternano, sotto un’illuminazione poco intensa, il grigio scuro e il bianco – la dialettica tra fotografie, oggetti di design e videoinstallazioni compone un racconto corale, che celebra l’importanza dello Studio Ballo+Ballo nella storia del design e – in generale – della cultura.