La mostra – di carattere antologico –riunisce oltre 60 opere tra olii, disegni, incisioni e sculture di Antonio Ligabue, interpretato non come un pittore naïf, ma come uno dei massimi artisti espressionisti.
Il percorso espositivo segue la ripartizione cronologica convenzionale (stabilita da Sergio Negri nel 1975, in occasione della prima grande antologica): il primo periodo (1927-1939), nel quale sono già presenti raffigurazioni di scene agresti e animali feroci, è caratterizzato dall’utilizzo di colori ancora tenui e diluiti; la seconda fase (1939-1952) è segnata dalla scoperta della materia grassa e corposa; nel terzo e ultimo periodo (1952-1962) il segno diventa vigoroso e aumenta la produzione di autoritratti. Alcuni soggetti ricorrenti nelle opere di Ligabue si concretizzano davanti agli occhi del visitatore per mezzo della collocazione di animali imbalsamati e della motocicletta dell’artista lungo le sale del museo. D’altra parte, un allestimento multimediale immersivo permette al visitatore di entrare nel mondo di fantasia di Ligabue.