La missione di E.ART.H. (Eataly Art House) è rendere l’arte accessibile a tutti, offrendo nuove esperienze culturali e promuovendo un nuovo modo di intendere il collezionismo artistico. Dopo il consolidamento dell’esperienza di Eataly Verona, la Fondazione apre uno spazio espositivo all’interno di Grand Tour Italia, dedicato all’arte contemporanea e alla fotografia. L’intento, e al contempo la sfida, è arricchire l’esperienza del visitatore del parco tematico esplorando le intersezioni tra cibo e arte, due elementi caratterizzanti la cultura del nostro paese.
La mostra che ha inaugurato lo spazio bolognese, “Photo&Food. Il cibo nelle fotografie Magnum dagli anni Quaranta a oggi”, a cura di Walter Guadagnini in collaborazione con Costanza Vilizzi, realizzata insieme a Magnum Photos, è una esposizione collettiva dedicata al cibo e alla sua rappresentazione nella fotografia degli ultimi ottant’anni, realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Fotografia e cibo
Divisa in cinque sezioni, che seguono un andamento sia cronologico che tematico, l’esposizione considera il cibo nella sua connotazione sociale, economica e simbolica e sottolinea il legame tra la vita dell’uomo e tutte quelle attività legate al cibo che appartengono a una sfera sia naturale che culturale.
All’ingresso si è accolti da una iconica Marilyn Monroe in una foto bianco e nero anni Cinquanta di Philippe Halsman, mentre addenta il classico panino con l’hamburger, ma in realtà il percorso prende le mosse dalla descrizione di un periodo drammatico, la Seconda guerra mondiale, in cui nutrirsi era una preoccupazione quotidiana per la maggior parte della popolazione europea.
Si prosegue con i decenni della ricostruzione e del boom economico in cui esplode la convivialità, si immortalano grandi tavolate, il cibo inizia a essere spettacolare e proprio i grandi protagonisti dello star-system interpretano al meglio questo ruolo.
Viene poi affrontato il tema della filiera alimentare con i processi che trasformano un prodotto della natura in una merce e le diverse modalità di fruizione (preparazione e commercializzazione in cui tradizione e globalizzazione si incrociano).
La sezione “Cibo estremo” attraversa temi come le coltivazioni intensive, gli organismi geneticamente modificati, le colture idroponiche e testimonia la forte presenza di plastica nel packaging alimentare, il consumo di junk food, ma anche il desiderio di riscoprire ritmi e modi di vita del passato.
Il percorso espositivo si chiude analizzando il ruolo del cibo all’interno dei diversi credo religiosi e la sua importanza sacrale come simbolo di festività, di vita e di morte.
La collaborazione con Magnum Photos
E.ART.H. Foundation ha tra i suoi obiettivi il promuovere un nuovo collezionismo, più diretto e più accessibile e quindi nei suoi spazi propone anche la vendita di opere, per avvicinare all’arte un pubblico eterogeneo. Gli scatti esposti a Bologna sono tutti di fotografi internazionali membri dell’agenzia Magnum Photos che dal 1947 racconta la contemporaneità. In mostra è possibile acquistare alcuni poster delle immagini più iconiche dell’archivio, in tiratura limitata (100 esemplari) o illimitata, con o senza cornice.