Tobias Rehberger torna in Toscana e riparte proprio dalla installazione realizzata nel 1999, Montevideo, progettando una serie di lampade con tre forme diverse, realizzate a mano dalla cristalleria specializzata Collevilca di Colle di Val d’Elsa, con cui aveva già collaborato.
Scegliendo il cristallo soffiato, l’artista tedesco rende omaggio alla tradizione locale e al saper fare artigianale, proponendo ai visitatori una riflessione sul tempo e sulla transitorietà espressa da questi oggetti luminosi che si accendono e si spengono con cui possono interagire.
Il controllo dell’installazione viene affidato ai tre figli dell’artista che, tramite un’applicazione sul proprio telefono, possono scegliere quando accendere e spegnere queste lampade. Un modo per collegare passato e presente, riflettere sull’eredità che questa generazione sta lasciando alle prossime ed effettuare un simbolico passaggio di testimone.
Arte Continua e UMoCA
L’installazione rientra nel progetto “Le città del futuro”, organizzato da Associazione Arte Continua che si dedica dal 1990 all’arte pubblica diffusa sul territorio, coinvolgendo artisti nazionali e internazionali. L’intento è creare, sia nei piccoli borghi che nelle città, in collaborazione con le comunità locali e le istituzioni, un punto di equilibrio tra città e campagne e produrre nuovi legami fra arte, architettura e paesaggio. Nei progetti dell’Associazione l’arte contemporanea è vista come un motore per il miglioramento delle condizioni sociali e ambientali delle comunità in territori diversi.
UMoCA – Under Museum of Contemporary Art è un progetto di uno degli artisti cinesi contemporanei più apprezzati, Cai Guo-Qiang, per il Comune di Colle di Val d’Elsa e consiste nell’adibire a museo lo spazio sotto gli archi del ponte di San Francesco. Un progetto, inaugurato nel 2001, legato al contesto naturale, storico e culturale della città che vuole costruire un dialogo con la cittadinanza e i visitatori. Cai Guo-Qiang ha scelto il ponte di San Francesco perché la figura di san Francesco è portatrice di un messaggio di pace e rispetto tra la natura umana e altre forme di natura. Il ponte simbolicamente, sia sotto che sopra, sostiene la connessione e il rispetto delle differenti culture dell’umanità. Una scritta al neon luminosa – con la sigla UmoCA – viene appesa sul ponte ogni volta che vi viene organizzata una mostra.