La Perla – storica azienda bolognese di lingerie di lusso – in crisi e diciannove lavoratrici dell’azienda – Antonella Bettonte, Patrizia Bondanelli, Simona Borghi, Elena Castano, Pierangela Cernera, Barbara Dozza, Stefania Gianasi, Lorena Linari, Valeria Lollini, Barbara e Marina Prati, Stefania Prestopino, Chiara Ramponi, Mascia Rebeggiani, Elisa Sasdelli, Patrizia Simoncini, Monica Trazzi, Valentina Vermicelli e Cristina Zacchini – tenaci e solidali.
L’installazione
Sono loro le protagoniste dell’opera realizzata da Matilde Piazzi e Nadia Del Frate dell’associazione Grabinski Point. Entrambe hanno lavorato nell’e-commerce de La Perla e quindi hanno vissuto da vicino le difficoltà dell’azienda. Attraverso una serie fotografica, ritratti individuali, un video corale e il Manifesto delle lavoratrici, l’installazione racconta il viaggio emotivo e collettivo delle ventiquattro donne che, riunite nell’associazione UnicheUnite, hanno scelto di supportarsi a vicenda, creando un simbolo di unione. La serie fotografica, composta da sedici quadri-sequenza, si ispira a L’Aurora (1614) di Guido Reni riletta in chiave muralista. Come nel dipinto, le lavoratrici si tengono emblematicamente per mano.
Quando resistere è un lusso
Durante la lunga vertenza aziendale non tutte le lavoratrici hanno potuto continuare la lotta per i propri diritti, costrette a dare le dimissioni per necessità economiche non più rinviabili. Chi, con il sostegno della famiglia, continua una battaglia per rivendicare il diritto al lavoro e all’emancipazione sa che questa scelta è un lusso.
L’esposizione in uno spazio simbolo di partecipazione collettiva della città, con il patrocinio del Comune di Bologna e della Città Metropolitana di Bologna, vuole riaffermare il diritto delle donne a un lavoro dignitoso e il valore della solidarietà.