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Titolo: Marionette e Avanguardia. Picasso, Depero, Klee, Sarzi
Date: 17 novembre 2023 – 17 marzo 2024
Spazio espositivo: Palazzo Magnani, corso Giuseppe Garibaldi 29, Reggio Emilia
Mostra a cura di: James M. Bradburne
Mostra promossa da: Fondazione Palazzo Magnani, Comune di Reggio Emilia, ASP Reggio Emilia – Città delle Persone, Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con Fondazione Famiglia Sarzi e CIRCI – Centro Internazionale di Ricerca della Cultura e dell’Infanzia
Mostra prodotta da: Fondazione Palazzo Magnani
Sponsor: Attolini Spaggiari Zuliani & Associati Studio Legale e Tributario; FCR – Farmacie Comunali Riunite
Sponsor tecnico: Taglierè Group Hospitality; Markeven
Progetto di allestimento: Francesca Tagliavini per Palazzo Magnani e Maria Chiara Zacchi per corrainiStudio
Realizzazione dell’allestimento: Apice; Ar/S Archeosistemi Società Cooperativa
Progetto illuminotecnico: Paolo Bonapace
Illuminotecnica: Giovanni Ferrari Impianti Elettrici
Grafica della mostra: corrainiStudio con Maria Chiara Zacchi; Giacomo Zibellini
Ufficio stampa: Studio ESSECI di Sergio Campagnolo – Simone Raddi; Fondazione Palazzo Magnani – Stefania Palazzo
Catalogo: Corraini
Ingresso intero e ridotto: € 12 | € 10
Marionette Reggio Emilia ingresso mostra
© Alessandro Meloni

Marionette e Avanguardia. Picasso, Depero, Klee, Sarzi

“Marionette e Avanguardia” si presenta come una mostra-spettacolo intorno al concetto di rottura della quarta parete, caratteristico del linguaggio teatrale comico, nonché del teatro di figura. Nel percorso espositivo è raccontata l’influenza dell’estetica delle marionette e dei burattini su alcuni artisti del Novecento, che ne riconobbero il potenziale espressivo nell’ambito della pedagogia o della satira politica.

 

Marionette e burattini nel Novecento

Quattro costumi a grandezza naturale disegnati da Picasso per “Parade”, balletto coreografico portato in scena da Sergej Djaghilev a Parigi nel 1917, accolgono i visitatori all’inizio di un percorso espositivo che spazia dagli esemplari della Commedia dell’Arte alle creazioni del burattinaio Otello Sarzi.

Il primo piano ospita il cuore della mostra, a partire dai futuristi Enrico Prampolini e Fortunato Depero, che utilizzarono l’estetica astratta e macchinica delle marionette come mezzo espressivo della realtà sociale all’indomani della Grande Guerra.

A seguire, la scuola Bauhaus con Paul Klee, Andor Weininger, Lothar Schreyer, Sophie Täuber Arp e Oskar Schlemmer, influenzati dalla riscoperta del classico di Heinrich von Kleist Sul teatro delle marionette (1810).

Ne “Le marionette e la Rivoluzione” sono esposte le marionette commissionate da Lenin e da sua moglie Natalia Krupskaya ad artisti, architetti e scrittori, al fine di combattere l’analfabetismo in Russia per mezzo del teatro di figura; schizzi, manifesti e proiezioni omaggiano la pittrice e burattinaia Nina Efimova, pioniera del teatro sperimentale per bambini.

La mostra si conclude con un omaggio a Otello Sarzi, reggiano d’adozione, erede di una lunga tradizione di burattinai e protagonista del teatro di figura in Italia durante la seconda metà del Novecento.

 

Il pubblico rompe la quarta parete

Francesca Tagliavini (Fondazione Palazzo Magnani) e Maria Chiara Zacchi (corrainiStudio) hanno progettato una scenografia “teatrale”, in stretta dialettica con il tema della mostra. Il corridoio di ingresso riproduce per mezzo di sagome e di diorama una sequenza di teatrini con il sipario alzato: entrare nel percorso espositivo comporta una rottura della quarta parete “al contrario”, così da permettere ai visitatori di salire sul palcoscenico della mostra, diventando i soggetti dell’interazione con le marionette e con i burattini esposti. Inoltre, nelle sale del piano terra sono stati allestiti due palcoscenici, una baracca e un “castelet”, che ospitano brevi spettacoli quotidiani per i visitatori a cura della compagnia Carlo Colla di Milano e dell’associazione 5T di Reggio Emilia.

Nell’allestimento, dove al bianco e al nero si alternano il rosa e l’avio, tutte le marionette – di grandi e di piccole dimensioni – sono state esposte “in azione”, sorrette dai fili necessari a manovrarle. In apertura del percorso espositivo, i costumi disegnati da Picasso sono collocati su una pedana e in una sorta di nicchia color verde felce, cui si giunge attraversando una serie di scenografici sipari; al primo piano, i Dieci burattini futuristi di Enrico Prampolini, che raffigurano personaggi dell’epoca come D’Annunzio, Mussolini e il re Vittorio Emanuele III, sono riuniti su una piattaforma circolare che ruota, mentre nell’ultima sala le marionette di Otello Sarzi, realizzate con materiali di recupero, sono appese su uno sfondo riflettente.

Immagine di anteprima: Fortunato Depero, Gatto nero (Marionette dei “Balli Plastici”), 1918 (ricostruzione 1980), legno, 60x45x9 cm, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto – Fondo Depero (MD 0027-f). Da foto: © Archivio fotografico e Mediateca Mart

© Design People Soc. Coop.

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