“Liminal”, la mostra concepita da Pierre Huyghe in stretta collaborazione con la curatrice Anne Stenne, presenta nuove importanti creazioni dell’artista, affiancate a opere degli ultimi dieci anni, provenienti in particolare dalla Pinault Collection.
La mostra è stata realizzata in partenariato con il Leeum Museum of Art di Seul, dove sarà presentata nel febbraio 2025.
Pierre Huyghe si interroga da tempo sul rapporto tra l’umano e il non umano e concepisce le sue opere come finzioni speculative da cui emergono altre forme di mondo possibili.
Con “Liminal”, Pierre Huyghe trasforma Punta della Dogana in uno spazio dinamico e sensibile in costante evoluzione. La mostra è una condizione transitoria popolata da creature umane e non umane, e diventa il luogo in cui si formano soggettività in perenne processo di apprendimento, trasformazione e ibridazione. Le loro memorie si amplificano grazie alle informazioni captate a partire da eventi, percettibili e impercettibili, che attraversano la mostra.
Il percorso espositivo voluto da Pierre Huyghe impone al visitatore di abituarsi al buio degli spazi, perdendo così le certezze della propria percezione, visitatore che viene accolto nella prima sala da una donna senza volto, nuda in un luogo desertico, che appare su un grande schermo e si muove reagendo a stimoli che riceve attraverso sensori ambientali e si evolve mentre amplia la propria memoria: è Liminal, l’opera che dà il titolo alla mostra e introduce a lingue sconosciute che si autogenerano come in Idiom, o film autogenerati e montati in tempo reale dall’intelligenza artificiale come in Camata. Un allestimento essenziale lascia in primo piano le opere, il loro essere in divenire e il dialogo che instaurano con il visitatore.
Con “Liminal”, Pierre Huyghe rimette in discussione la nostra percezione della realtà fino a diventare estranei a noi stessi, da una prospettiva altra rispetto a quella umana, bensì inumana. Si inserisce quindi appieno nelle forme del tema che identifica la Sessantesima Biennale d’arte, Stranieri ovunque.