Nelle due sedi della chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani e del Museo della Collegiata di Sant’Andrea, la mostra celebra il secentenario dall’esecuzione del ciclo di affreschi delle Storie della Vera Croce, realizzati da Masolino da Panicale per la stessa chiesa di Santo Stefano, nonché del Vir dolorum, compianto su Cristo morto affrescato per la chiesa di San Giovanni Battista, già staccato e conservato nel Museo della Collegiata di Sant’Andrea. Il progetto, inserito nell’ambito della recente stagione di ricerche sul patrimonio culturale di Empoli, racconta la compartecipazione della città toscana alle sperimentazioni più rilevanti nella pittura durante il passaggio dal Tardogotico al Rinascimento.
Il percorso espositivo ricostruisce il contesto in cui operò la figura di Masolino, affrontando le personalità di pittori quali Gherardo Starnina, Lorenzo Monaco e Giovanni di Francesco Toscani, attivi a Empoli alcuni anni prima del pittore di Panicale. Negli spazi della chiesa di Santo Stefano, Luigi Cupellini e Carlo Pellegrini, autori del progetto di allestimento, hanno inserito i dipinti in pannelli color grigio scuro: alle opere fa da sfondo un grigio chiaro; d’altra parte, il Vir dolorum, scelto come immagine della mostra, è stato collocato in corrispondenza della navata centrale. Per l’occasione, la Crocifissione di Lorenzo di Bicci è stata riposizionata sull’altare della cappella della Croce in Santo Stefano, mentre un’illuminazione rinnovata dall’azienda pisana Acme 04 e un nuovo apparato digitale interattivo (opera del Laboratorio DidaLXR, Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Firenze – Giorgio Verdiani e Alexia Charalambous) aiutano il visitatore a vedere nel dettaglio il ciclo di affreschi di Masolino, di cui rimangono soltanto frammenti e sinopie.