La mostra intende ricostruire l’intera attività di Toulouse-Lautrec, ritraendo l’artista in tutte le sue sfaccettature, in quanto pittore, grafico, litografo e disegnatore in dialogo con gli artisti realisti, impressionisti e simbolisti della sua epoca. Attraverso le 200 opere esposte (60 originali dell’artista) viene evocata la vivacità della scena artistica e intellettuale parigina di fine Ottocento, al cui interno Toulouse-Lautrec è presentato non soltanto come l’autore delle celebri Affiches, ma come un artista tra i più rappresentativi della Belle Époque.
Nel percorso espositivo viene ricostruito l’ambiente culturale parigino dell’epoca di Toulouse-Lautrec, con approfondimenti sul suo circolo di amici letterati e artisti e sui luoghi emblematici che influenzarono le sue opere, come il primo cabaret artistico, Le Chat Noir. Una parte della mostra è dedicata al movimento artistico “Les Arts Incohérents”, precursore del Dadaismo: tutte le opere del gruppo – date per disperse per oltre un secolo – sono state ritrovate nel 2018 e l’esposizione costituisce la prima occasione per poter ammirare in Italia una pagina della storia dell’arte ancora poco studiata. Nell’allestimento il rosso, il ceruleo, il beige e il verde muschio accompagnano le opere esposte, mentre i numerosi pannelli guidano i visitatori alla conoscenza dell’artista e del contesto storico-culturale in cui ha operato.