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Titolo: Preraffaelliti. Rinascimento Moderno
Date: 24 febbraio – 30 giugno 2024
Spazio espositivo: Museo Civico di San Domenico, piazza Guido da Montefeltro 12, Forlì
Mostra a cura di: Elizabeth Prettejohn, Peter Trippi, Cristina Acidini e Francesco Parisi, con Tim Barringer, Stephen Calloway, Charlotte Gere, Véronique Gerard Powell e Paola Refice
Mostra promossa da: Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, in collaborazione con il Comune di Forlì
Mostra prodotta da: Civitas, in collaborazione con il Comune di Forlì
Patrocini: Senato della Repubblica; Camera dei Deputati; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Ministero della Cultura; Commissione Europea; Regione Emilia-Romagna; Alma Mater Studiorum – Università di Bologna; Ufficio Scolastico Regionale Emilia Romagna
Sponsor: Intesa Sanpaolo; VisitEmilia Romagna; Romagna – La terra della dolce vita
Progetto di allestimento: Studio Lucchi & Biserni
Realizzazione dell’allestimento: Arterìa
Progetto illuminotecnico: Luigi Di Maggio; Claudio Amadei; Oscar Frosio
Illuminotecnica: Formula Servizi
Immagine coordinata: Tredistudio – Andrea Bertaccini, con Francesco Celata
Grafica della mostra: Tredistudio – Andrea Bertaccini, con Francesco Celata
Multimedialità: Unità C1 – Visual Environments, Roma
Ufficio stampa: Lara Facco P&C
Catalogo: Dario Cimorelli Editore
Ingresso intero e ridotto: € 14 | € 12
Allestimento Preraffaelliti Forlì, verde pavone
© Emanuele Rambaldi

Preraffaelliti. Rinascimento Moderno

La mostra riunisce 320 opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli, al fine di raccontare la profonda influenza dell’arte italiana trecentesca e quattrocentesca sul movimento inglese dei Preraffaelliti. Altra peculiarità è l’attenzione per le figure femminili che non furono solo muse, ma contribuirono attivamente a plasmare l’identità estetica del movimento con una produzione ampiamente rappresentata nell’esposizione.

Il percorso espositivo è organizzato sulla base del concetto di re-invenzione, aspetto riscontrabile anche nella collocazione delle opere negli spazi architettonici del complesso museale: la navata centrale della chiesa di San Giacomo ospita dipinti di maestri della tradizione italiana quali Beato Angelico e Botticelli, mentre nella cappella Albicini è proposto un confronto tra i quattro quadri di Frederick Cayley Robinson esposti e alcune opere di Piero della Francesca, mostrate in un video. La sala degli affreschi è stata completamente riprogettata, in modo da rendere le opere presenti assolute protagoniste: due grandi totem a base triangolare si relazionano con le pareti circostanti e con due tavoli espositivi centrali, rendendo lo spazio al contempo dinamico e contemplativo. Sullo scalone monumentale è stata installata una grande parete con una carta da parati, disegnata dal preraffaellita William Morris. Nell’allestimento curato dallo Studio Lucchi & Biserni è prediletto il colore verde pavone, frequente nelle opere esposte e simbolico della natura e della rinascita primaverile.

Immagine di anteprima: dettaglio da Dante Gabriel Rossetti, La vedova romana, 1874, Museo de Arte de Ponce. © The Luis A. Ferré foundation, Inc.

© Design People Soc. Coop.

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