La mostra racconta la figura di Felice Tosalli, il più importante esponente della scultura animalista in Italia, attraverso oltre 130 opere tra sculture, disegni, ceramiche e porcellane. Con questa antologica Alfonso Panzetta, curatore della mostra (con Beatrice Avanzi) e del progetto di allestimento, continua a promuovere la riscoperta dell’arte di Felice Tosalli, dopo le recenti pubblicazioni di una nuova monografia e dell’archivio privato dell’artista.
Una panoramica dell’attività di Felice Tosalli da disegnatore e da scultore contraddistingue la prima sala, dove è esposto anche il banco di lavoro dell’artista, luogo di produzione delle opere e punto di partenza simbolico della mostra. In seguito, l’itinerario si articola in due rami paralleli, uno dedicato agli animali, l’altro alle figure: i precisi disegni preparatori di Tosalli sono disposti in costante dialettica con le sculture, che sono state accorpate a gruppi (volatili, felini, cuccioli…) al fine di compensarne le dimensioni contenute. Alcune ceramiche e porcellane policrome, accompagnate dai rispettivi disegni preparatori, anticipano la chiusura del percorso espositivo, dove quattro sculture di figure a cavallo intrecciano concettualmente i due rami principali della mostra.
Alfonso Panzetta, da noi intervistato, afferma di aver scelto una tonalità fredda di grigio scuro per l’allestimento, al fine di esaltare i colori caldi e le acquarellature delle sculture lignee di Tosalli, mentre FM Light Genesi ha progettato un’illuminazione tenue e omogenea, in modo da evitare di inondare di luce fredda le opere esposte.