10 silos industriali alti 10 metri, lunghi complessivamente 64, con una superficie di 640 metri quadrati: questa la “tela” a disposizione dei sei artisti selezionati da un’apposita commissione, con la curatela di Spazio Taverna, per la loro capacità di creare opere site-specific in grado di raccontare la città.
“Murales. Arte contemporanea in metro”
Il progetto artistico è promosso dal consorzio di imprese, guidato da Webuild ‒ già impegnata nella realizzazione delle stazioni dell’arte di Napoli ‒ e Vianini Lavori, che sta costruendo la stazione Venezia della metropolitana, con il patrocinio di Roma Capitale e di concerto con le Soprintendenze competenti.
Un Comitato scientifico composto dai rappresentanti di alcune tra le principali istituzioni culturali della capitale, la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, la Galleria Borghese, il MAXXI e il Palazzo delle Esposizioni, ha invitato gli artisti che via via realizzeranno queste installazioni di grandi dimensioni che dialogano con alcuni dei più celebri monumenti romani. La prima opera esposta in questo nuovo spazio urbano di arte contemporanea è firmata da Pietro Ruffo, seguiranno Elisabetta Benassi, Liliana Moro, Marinella Senatore, Toilet Paper e Nico Vascellari.
![Veduta del cantiere con l'installazione artistica di Pietro Ruffo. Courtesy Webuild](https://www.myexhibition.it/wp-content/uploads/2024/12/Murales__Stazione20Bdi2029.webp)
![Veduta del cantiere con l'installazione artistica di Pietro Ruffo. Courtesy Webuild](https://www.myexhibition.it/wp-content/uploads/2024/12/Murales__Stazione20di20Roma.webp)
![Pietro Ruffo, Costellazioni di Roma. Courtesy Webuild](https://www.myexhibition.it/wp-content/uploads/2024/12/pietro-ruffo-costellazioni-di-roma-2024B-2-1024x682-1.webp)
![Veduta notturna del cantiere con l'installazione artistica di Pietro Ruffo. Courtesy Webuild](https://www.myexhibition.it/wp-content/uploads/2024/12/Murales__Stazione20di20Roma-notturna_1.webp)
![Veduta notturna del cantiere con l'installazione artistica di Pietro Ruffo. Courtesy Webuild](https://www.myexhibition.it/wp-content/uploads/2024/12/Murales__Stazione20di20Roma-notturna_4.webp)
![Veduta notturna del cantiere con l'installazione artistica di Pietro Ruffo. Courtesy Webuild](https://www.myexhibition.it/wp-content/uploads/2024/12/Murales__Stazione20di20Roma-notturna_2.webp)
Costellazioni di Roma
La prima opera, Costellazioni di Roma, unisce terra e cielo in un’unica immagine che avvolge i dieci silos. Pietro Ruffo l’ha realizzata in due colori, bianco e blu. Le costellazioni sono state rappresentate dall’artista attraverso personificazione mitologiche che richiamano i miti fondativi di Roma, corpi umani, animali, figure antropomorfe. Sotto queste raffigurazioni emerge il tracciato della “Pianta topografica di Roma antica” di Luigi Canina del 1850.
Le costellazioni celesti ispirano visioni e speranze, mentre le mappe sono strumenti di progettazione e costruzione. L’intento è portare chi osserva l’opera a immaginare come il presente sia parte di una visione più ampia per la Roma di domani.
Pietro Ruffo
Realizzare quest’opera è stata per l’artista romano un’opportunità per “lasciare una traccia nel tessuto storico di questa città”. L’opera “mette in relazione il tessuto storico della capitale, come se i silos scavassero nel passato, con il futuro. Il tutto sotto la volta celeste, le costellazioni di Roma che hanno accompagnato la storia di tutti noi cittadini”.
Lavorare sui silos è stata una grande sfida, “perché si tratta di una superficie scultorea, quasi barocca con le sue superfici concave e convesse. Ecco perché plasticamente ho pensato di risolverla come una scultura, seppur attraverso il disegno. Ho realizzato un grande disegno in scala 1:10, da leggere come un continuum, in cui i dodici segni zodiacali sono in moto perpetuo. I silos, con la loro verticalità, hanno ispirato il collegamento tra le tracce del passato e le costellazioni”.