Al piano nobile di Palazzo Citterio si apre oggi una grande sala, la numero 40, a sottolineare la continuità con la Pinacoteca dove le opere esposte arrivano a coprire il periodo fino al 1861. Qui si trova la Fiumana di Giuseppe Pellizza da Volpedo e da qui partono le due collezioni permanenti: una fronte via Brera, la Jesi, dedicata al Novecento, l’altra fronte giardino, la Vitali che include pezzi archeologici, medievali, del Seicento, fino a Giorgio Morandi.
L’allestimento
MCA – Mario Cucinella Architects ha curato l’allestimento per quanto riguarda due dei tre piani dell’edificio, il piano terra, con la hall d’ingresso e la corte con il suo padiglione in legno, e il primo piano che ospita l’esposizione delle collezioni permanenti per un’estensione totale di 1.600 mq. Proprio per l’allestimento di queste collezioni gli storici dell’arte e i curatori hanno potuto usufruire di uno strumento tecnologico innovativo: la realtà aumentata del software NOOR, sviluppato dall’azienda Proteus, che ha permesso di previsualizzare il posizionamento delle opere d’arte, consentendo una valutazione in tempo reale degli spazi espositivi.
Obiettivo del progetto di MCA – Mario Cucinella Architects è quello di restituire alla collettività un pezzo di città dall’alto valore culturale e sociale, simbolo di un rinnovato collegamento tra le diverse anime di Brera. Gli spazi quindi sono stati pensati per accogliere e dare vita a nuove forme di socialità. Anche i due ingressi su via Brera diventano essi stessi spazi in cui abitare e vivere la città grazie ad allestimenti che vogliono creare aggregazione e incuriosire i visitatori sul patrimonio custodito nel Palazzo. A seguito di una nuova fase di lavori sarà poi possibile entrare a Palazzo Citterio anche dal cortile, collegato all’Orto Botanico, dove è previsto un bistrot con vista sul giardino.
Il Tempietto
Uno spazio coperto dove sedersi e sostare, un punto di raccordo tra l’esterno e i vari ambienti della Grande Brera, questa la funzione della struttura circolare in legno progettata per la corte di Palazzo Citterio. Realizzato e donato da Salone del Mobile Milano, il “Tempietto”, di ispirazione bramantesca, dialoga con la Pinacoteca, traendo ispirazione dall’opera di Raffaello Lo sposalizio della Vergine. All’interno, un velario pende dalla cupola, generando giochi di luce.
La hall d’ingresso
La hall d’ingresso del Palazzo, accessibile da via Brera 14, vede al centro un tavolo-scultura ideato e disegnato per integrare le funzioni di ticketing, info point e bookshop. Grazie alle sue linee curve e alle sedute incorporate, “abbraccia” le persone che arrivano dall’esterno, offrendo un punto d’incontro e di riposo.
La struttura, realizzata da Officine Tamborrino, è caratterizzata da una parte monolitica in acciaio da cui emergono, in un contrasto di materiali, ripiani in legno che fungono da spazi di appoggio e sedute. La scelta del materiale specchiante per la base amplia visivamente i confini dello spazio da vivere, rendendolo più accogliente.
Su un grande schermo LED a parete scorrono immagini di artisti digitali, dando la possibilità ai visitatori di fermarsi ad ammirare le opere d’arte.
Il piano nobile
Qui sono esposte le opere delle famiglie Jesi e Vitali che un tempo abitavano le due ali del Palazzo.
Un’atmosfera domestica accompagna, dunque, l’allestimento di questi spazi, in cui l’intervento ha cercato di armonizzare i colori e valorizzare l’illuminazione. L’illuminazione è stata curata da ERCO con l’impiego di tecnologie avanzate. L’obiettivo è sì esaltare la bellezza dell’architettura storica del Palazzo, ma anche creare atmosfere suggestive per favorire la fruizione delle opere d’arte, bilanciando la loro valorizzazione con la necessità di preservarle.
Le teche
Sono state poi disegnate da MCA – Mario Cucinella Architects alcune teche che vanno a integrarsi con l’architettura delle sale affrescate. Nella Sala degli Specchi un tavolo espositivo ospita reperti archeologici di piccole dimensioni disposti in teche in vetro di diversa altezza, realizzate da Goppion, a richiamare l’immagine di uno skyline urbano.
Sempre Goppion, società specializzata nella progettazione, costruzione, installazione di vetrine e componenti di allestimento per la conservazione e la presentazione del patrimonio culturale, ha realizzato una vetrina parete di grandi dimensioni e dalle caratteristiche tecnologiche avanzate per proteggere reperti archeologici, esposti tramite un articolato sistema di appensione.
Tra le altre installazioni previste nel progetto museografico, Goppion ha realizzato una vetrina a isola che consente di vedere da entrambi i lati il celebre Autoritratto di Umberto Boccioni, tela dipinta in recto e verso, in verticale e in orizzontale. Una teca di classe Q con alta tenuta all’aria, dispositivi per il controllo passivo dell’umidità relativa e una speciale struttura in alluminio e acciaio che permette di ruotare l’opera e di sganciarla dal supporto agilmente per consentirne l’ispezione.
Gli altri ambienti
Rievocando l’immagine dei salotti dei palazzi storici, al primo piano è stato ideato anche uno spazio lettura. In una stanza attigua, inoltre, dal restauro di precedenti armadiature in legno è stata ricavata una libreria per l’esposizione di pergamene e libri antichi.
Il secondo piano di Palazzo Citterio e la sala ipogea Stirling, non interessati da questo intervento, sono spazi destinati a ospitare le mostre temporanee.