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Titolo: Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige
Date: 6 luglio – 13 ottobre 2024
Spazio espositivo: Castello del Buonconsiglio, via Bernardo Clesio, Trento
Mostra a cura di: Bernard Aikema, Laura Dal Prà, Giovanni Maria Fara e Claudio Salsi
Mostra promossa da: Provincia Autonoma di Trento e Castello del Buonconsiglio, in collaborazione con l’Università di Trento e la Soprintendenza per i beni culturali
Mostra prodotta da: Castello del Buonconsiglio
Patrocini: Ministero della Cultura
Sponsor: Cantina Rotari; ITAS Assicurazioni; Casse Rurali Trentine
Progetto di allestimento: Michelangelo Lupo
Realizzazione dell’allestimento: Produzioni Milano, Rho (Milano); Servizio Tecnico del Museo – Roberto Ferrari, Roberto Rizzi, Ivan Azzolini, Nicola Campara, Claudio Tortora e Paolo Detassis
Illuminotecnica: Marianna Saporito, Tiziano Pedrolli, Matteo Morin e Graziano Franceschini
Immagine coordinata: ARCHIMEDE – Agenzia di Comunicazione
Grafica della mostra: ARCHIMEDE – Agenzia di Comunicazione
Ufficio stampa: Castello del Buonconsiglio – Alessandro Casagrande, Federica Rambelli e Michele Prencipe; Studio ESSECI di Sergio Campagnolo – Simone Raddi
Catalogo: Officina Libraria
Ingresso intero e ridotto: € 10 | € 8
Allestimento Durer Trento
Courtesy Castello del Buonconsiglio, Trento

Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige

Nel centenario del museo, il Castello del Buonconsiglio dedica una mostra al Rinascimento in Trentino, scegliendo Albrecht Dürer come artista più rappresentativo di quell’estetica, frutto della commistione di arte italiana, tedesca e fiamminga. Il pittore di Norimberga visitò il Principato vescovile di Trento durante il suo primo viaggio in Italia (1494-1495): alcuni disegni e acquerelli in mostra testimoniano l’interesse e la fascinazione di Dürer per i paesaggi e le atmosfere del Trentino. La sede dei principi-vescovi dipendenti dal Sacro Romano Impero fu un crocevia culturale tra l’Italia settentrionale e l’ambito germanico e fiammingo: nell’arte sacra del “Rinascimento trentino” sono già ravvisabili inquietudini spirituali anticipatrici della Riforma luterana.

Il percorso espositivo, suddiviso in sezioni cronologico-tematiche, ospita quasi 100 opere di artisti del calibro di Albrecht Dürer, Alvise Vivarini, Bartolomeo Dill Riemenschneider, Girolamo Romanino, Marx Reichlich e Michael Pacher. Nell’allestimento predomina una tonalità di avio, talvolta alternata con una gradazione più scura di blu. In via eccezionale, il British Museum ha concesso l’esposizione di un acquerello di Dürer, in cui è rappresentata una veduta del Castello del Buonconsiglio: la piccola opera, molto sensibile alla luce naturale, è stata allestita in uno spazio isolato. D’altra parte, L’adorazione dei Re Magi, prestigioso dipinto del maestro di Norimberga, è stata illuminata diversamente dalle altre opere, attraverso il contrasto tra luce e ombra. Oltre al “caso Dürer”, la mostra approfondisce anche le figure dei più importanti committenti, da Bernardo Cles (1485-1539), promotore della costruzione e decorazione del Magno Palazzo al Castello del Buonconsiglio, all’imperatore Massimiliano I (1459-1519), proclamato “Rex Romanorum” nel 1508 a Trento dal vescovo Neydeck, al fine di rimarcare la fedeltà del principato vescovile alla corona imperiale in opposizione alla Serenissima. Il vescovo Cles commissionò gli affreschi delle nuove sale del Magno Palazzo a pittori quali Romanino e Dosso Dossi, mentre l’imperatore fu committente di Dürer. L’ultima sezione è riservata alle opere diffuse nel territorio di Trento, testimonianze della mescolanza di stili del Rinascimento trentino.

Immagine di anteprima: Albrecht Dürer, Veduta del Castello del Buonconsiglio, acquerello su carta, 1495, Londra, British Museum

© Design People Soc. Coop.

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