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Titolo: Sebastião Salgado. Amazônia
Date: 29 febbraio – 13 ottobre 2024
Spazio espositivo: Salone degli Incanti, riva Nazario Sauro 1, Trieste
Mostra a cura di: Lélia Wanick Salgado
Mostra promossa da: Comune di Trieste – Assessorato alle politiche della cultura e del turismo
Mostra prodotta da: Civita Mostre e Musei; Contrasto
Sponsor: Zurich
Progetto di allestimento: Lélia Wanick Salgado
Realizzazione dell’allestimento: Pro-Event
Progetto illuminotecnico: Sebastião Salgado
Immagine coordinata: Giovanna Mathis
Multimedialità: F.O.H. (suono e video); Jean-Michel Jarre (creazione musicale); Rodolfo Stroeter (composizione musiche proiezioni)
Ufficio stampa: Contrasto – Veronica Grego e Giusy Patera; Civita Mostre e Musei – Ombretta Roverselli; Comune di Trieste
Catalogo: Taschen
Ingresso intero e ridotto: € 16 | € 13
Salgado Trieste allestimento
Courtesy Civita Mostre e Musei

Sebastião Salgado. Amazônia

La mostra raccoglie oltre 200 fotografie scattate in Amazzonia da Sebastião Salgado, con lo scopo di sensibilizzare il pubblico riguardo alla salvaguardia della foresta amazzonica e delle sue popolazioni indigene.

L’esposizione si sviluppa intorno a due temi: il primo è costituito dalle fotografie di ambientazione paesaggistica, poste a diverse altezze e presentate in diversi formati, con le sezioni “Vedute aeree della foresta”, in cui si offre al visitatore un’ampia panoramica di enormi cascate e cieli tempestosi, “I fiumi volanti”, dove si vedono gli effetti delle centinaia di litri d’acqua disperse quotidianamente dagli alberi amazzonici, e – infine – “La foresta” e “Anavilhanas-Isole nella Corrente”, emblematiche dei panorami naturali del luogo; il secondo gruppo di immagini è dedicato alle diverse popolazioni indigene ed è accompagnato da alcune video interviste a capi tribù. La visita è accompagnata da una traccia audio immersiva realizzata dal compositore francese Jean-Michel Jarre, che riproduce i suoni della foresta pluviale (il fruscio degli alberi, i pianti degli animali, il canto degli uccelli, lo scroscio delle acque); d’altra parte, è possibile ascoltare la voce e i canti degli indigeni, provenienti dal Museo di Etnografia di Ginevra. Come racconta la curatrice della mostra, Lélia Wanick Salgado, “Disegnando ‛Amazônia’, ho voluto creare un ambiente in cui il visitatore si sentisse all’interno della foresta, integrato con la sua esuberante vegetazione e con la vita quotidiana delle popolazioni indigene”. Parte integrante dell’esposizione sono due sale di proiezione: in una le immagini del paesaggio boschivo scorrono accompagnate dal poema sinfonico Erosão, opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos; nell’altra sono esposti alcuni ritratti di indigeni con in sottofondo una musica composta per la mostra dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter.

Immagine di anteprima: Sebastião Salgado, Sciamano Yanomami dialoga con gli spiriti prima della salita al monte Pico da Neblina. Stato di Amazonas, Brasile, 2014. © Sebastião Salgado/Contrasto

© Design People Soc. Coop.

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